73 Julius Evola Mito e realtà del fascismo “Gianfranco de Turris”
«Finché il fascismo è esistito, e per
il fatto che esso era un movimento
ricostruttore in marcia con
possibilità non ancora esaurite, non
era lecito portare la critica oltre un
certo segno. E chi, come noi, pur
difendendo un ordine di idee
coincidente solo in parte col
fascismo (e col nazionalsocialismo)
collaborò con tali movimenti
malgrado la coscienza precisa di
quei loro lati incompleti o deviati,
lo fece contando appunto su
ulteriori, possibili sviluppi che li
avessero eliminati. Ma oggi che il
fascismo sta dietro a noi come una
realtà della storia passata,
l’atteggiamento non può essere lo
stesso. Al luogo della
“idealizzazione” propria al “mito”
s’impone un’opera di
discriminazione: separare il
positivo dal negativo, riprendere,
sviluppare adeguatamente e
affermare solo il positivo.»
Julius Evola (1958)